FERT – Agenzia di stampa
Precisazioni su Vittorio Emanuele e gli Ebrei
Le Leggi razziali furono aberranti ma il Re essendo sottoposto a sua volta alle Leggi che gli imponevano la firma di quanto proveniva dalle Camere dell’epoca ( esattamente come oggi al presidente della repubblica) fu costretto a sottoscrivere. Cercò di opporsi ma non ebbe altra scelta: o abdicare o firmare. Se avesse abdicato l’italia avrebbe avuto un destino ben più tragico . l’Italia sarebbe divenuta ben più di uno Stato satellite di Hitler. Allora per gli ITALIANI DI RELIGIONE EBRAICA SAREBBE stato lo sterminio totale. Detto questo NON E’ LECITO CHE QUALCUNO INVITI I CITTADINI EBRAICI ITALIANI AD ANDARSENE AL “LORO PAESE”. LA LORO PATRIA E’ L’ITALIA E LO E’ DA OLTRE 2000 ANNI. FURONO PROTAGONISTI DEL RISORGIMENTO E COMBATTERONO SULLE RIARSE PIETRAIE DEL CARSO AVENDO NEL CUORE E NEGLI OCCHI IL TRICOLORE SABAUDO. MOLTI DI LORO MORIRONO NEGLI ASSALTI CONTRO LE POSIZIONI NEMICHE GRIDANDO ” SAVOIA”. Purtroppo sulle questioni storiche riguardanti gli eventi del ventennio, c’è poca conoscenza. Prevalgono le “vulgate” e non uno studio serio dei fatti. Il risentimento ebraico a nostro parere è comprensibile ma non giustificabile. E’ comprensibile perché l’introduzione delle leggi razziali trasformò i cittadini di religione ebraica in “Italiani di serie B”, facendo perdere a questi nostri connazionali diritti e posti di lavoro. Questo però va imputato agli organi politici dell’epoca e a larghe fasce della popolazione italica non al Re che tentò di opporsi all’introduzione di quelle sciagurate leggi. Il Re VITTORIO EMANUELE III aveva rispetto dei suoi sudditi di religione ebraica e inaugurò la Sinagoga di Roma. Le deportazioni furono attuate dalla barbarie nazista, quando si impadronì della nostra Patria. Ben altri SOGGETTI SOSTENNERO LE LEGGI RAZZIALI. Alcuni di questi hanno pontificato di democrazia ed antifascismo durante tutta la “prima repubblica”. Qualcheduno di questi personaggi, che dovettero persino essere “calmati da Mussolini” per le loro vergognose idee reputate talmente naziste da far paura persino al Duce, tanto da dare ordini di allontanarli dal giornale ” LA DIFESA DELLA RAZZA”, oggi sono ancora vivi e fanno i “soloni” dalle pagine di lettissimi quotidiani radical chic .
Vittorio Emanuele non era il Re Luigi XIV, ma un Re costituzionale, sottoposto alla Legge costituzionale dell’epoca : LO STATUTO ALBERTINO. Per strano che possa sembrarLe il Re per fare arrestare Mussolini nel 1922 aveva bisogno o di un ordine della magistratura o di un pronunciamento delle Camere, esattamente come oggi il presidente della repubblica, i cui poteri li ha ereditati dal Re. Nel 1922 il Re avviò le consultazioni per la formazione del nuovo governo. La maggior parte delle forze politiche sostenevano Mussolini, tanto è vero che il primo governo di quello che poi sarebbe divenuto il Duce, aveva pochi ministri FASCISTI e tutti gli altri erano, nazionalisti, popolari e liberali. Mussolini ebbe la fiducia del Parlamento. Per esempio, quello che sarebbe divenuto poi presidente della Repubblica democristiano, Giovanni Gronchi, fu nel 1922 sottosegretario popolare alla Pubblica Istruzione, nel primo governo Mussolini. Come faceva il Re a fare arrestare Mussolini?. Il 25 Luglio 1943, un organo costituzione dell’epoca “il Gran Consiglio del Fascismo” sfiduciò il Duce ed il Re potette sostituirlo e farlo arrestare. Il fatto è che i politici del dopo guerra hanno usato Vittorio Emanuele III come “capro espiatorio” ….un film già visto. Vittorio Emanuele era burbero, forse arido, ma non un pavido. Era severo e scrupoloso, frugale nel cibo e nei vestiti. Era perfino un po’ “rompino” ma onestissimo: al Quirinale faceva registrare ogni tazza di caffè offerta agli ospiti. Questo per evitare….furti ed altro a cui ci ha abituato la maledetta repubblichetta italiana. Forse non seppe valutare adeguatamente personaggi come Badoglio, ma ricordiamolo, Vittorio Emanuele Regnava ma non Governava. Certo la sua influenza era enorme ma le “birbonate” fatte da un presidente della repubblica, Giorgio Napolitano ( che le male lingue dicono essere discendente di Vittorio Emanuele lll) Re Vittorio Emanuele non le avrebbe potute mettere in atto.
Grazie per l’attenzione. Scusi la precisazione.
Antonio Parisi, direttore dell’Agenzia di Informazioni Politiche FERT.