- LE VERITÀ CHE OGNI CRISTIANO DEVE CREDERE
- LE COSE CHE SI DEVONO SAPERE PER NECESSITA’ O PER PRECETTO
- PRATICARE IL BENE
- FUGGIRE IL MALE
- PROFESSARE LA FEDE
I – LE VERITÀ CHE OGNI CRISTIANO DEVE CREDERE
I due misteri principali della Fede:
- Unità e Trinità di Dio.
- Incarnazione, Passione, Morte e Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.
Che Dio:
- Premia i buoni con il paradiso.
- Castiga i cattivi con l’inferno
II – LE COSE CHE SI DEVONO SAPERE PER NECESSITA’ O PER PRECETTO
Preghiere:
Credo, Pater, Gloria, Ave Maria, Salve Regina, Angele Dei, Requiem Aeternam, Atto di Fede, Atto di Speranza, Atto di Carità, Atto di Dolore.
I dieci Comandamenti di Dio o Decalogo:
Io sono il Signore Dio tuo:
- Non avrai altro Dio fuori che me.
- Non nominare il nome di Dio invano.
- Ricordati di santificare le feste.
- Onora il padre e la madre.
- Non ammazzare.
- Non commettere atti impuri.
- Non rubare.
- Non dire falsa testimonianza.
- Non desiderare la donna d’altri.
- Non desiderare la roba d’altri.
I due comandamenti della Carità:
- Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
- Amerai il prossimo tuo come te stesso.
I cinque precetti generali della Chiesa (formula antica):
- Ascoltare la Messa la domenica e le altre feste comandate.
- Santificare i giorni di penitenza secondo le disposizioni della Chiesa.
- Confessarsi almeno una volta all’anno, e comunicarsi almeno a Pasqua.
- Soccorrere alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi le usanze.
- Non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti.
I cinque precetti generali della Chiesa (formula attuale):
- Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimanere liberi da lavori e da attività che potrebbero impedire la santificazione di tali giorni.
- Confessare i propri peccati almeno una volta all’anno.
- Ricevere il sacramento dell’Eucaristia almeno a Pasqua.
- Astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa.
- Sovvenire alle necessità materiali della Chiesa stessa, secondo le proprie possibilità.
I sette sacramenti:
- Battesimo.
- Cresima.
- Eucaristia.
- Confessione.
- Estrema Unzione (Unzione degli Infermi).
- Ordine (Sacerdozio).
- Matrimonio.
III – PRATICARE IL BENE
Le tre virtù teologali:
- Fede.
- Speranza.
- Carità.
Le quattro virtù cardinali:
- Prudenza.
- Giustizia.
- Fortezza.
- Temperanza.
Le sette opere di misericordia corporale:
- Dar da mangiare agli affamati.
- Dare da bere agli assetati.
- Vestire gli ignudi.
- Alloggiare i pellegrini.
- Visitare gli infermi.
- Visitare i carcerati.
- Seppellire i morti.
Le sette opere di misericordia spirituale:
- Consigliare i dubbiosi.
- Insegnare agli ignoranti.
- Ammonire i peccatori.
- Consolare gli afflitti.
- Perdonare le offese ricevute.
- Sopportare pazientemente le persone moleste.
- Pregare Dio per i vivi e per i morti.
I sette doni dello Spirito Santo:
- Sapienza.
- Intelletto.
- Consiglio.
- Fortezza.
- Scienza.
- Pietà.
- Timor di Dio.
I tre consigli evangelici:
- Povertà volontaria.
- Amore verso la Castità.
- Ubbidienza al Direttore Spirituale.
Le otto Beatitudini (Matteo 8, 1-12):
- Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
- Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
- Beati i miti, perché erediteranno la terra.
- Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati.
- Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
- Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
- Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio.
- Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
La Carità è (S. Paolo – I Cor 13):
- longanime e benigna;
- non invidia;
- non si vanta e non si insuperbisce;
- non rifiuta nessun servizio ai fratelli;
- non cerca il proprio interesse;
- non si irrita;
- non tiene conto del male ricevuto;
- non gode dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità;
- tutto scusa e tutto crede;
- spera sempre e tutto sopporta.
IV – FUGGIRE IL MALE
I sette vizi capitali:
- Superbia.
- Avarizia.
- Lussuria.
- Ira.
- Gola.
- Invidia.
- Accidia.
I sei peccati contro lo Spirito Santo:
1° Disperazione della salvezza;
2° presunzione di salvarsi senza merito;
3° impugnare la verità conosciuta;
4° invidia della grazia altrui;
5° ostinazione nei peccati;
6° impenitenza finale.
I quattro peccati che gridano vendetta davanti Dio:
1° Omicidio volontario;
2° Peccato impuro contro natura (Omosessualità, Sodomia);
3° Oppressione dei poveri;
4° Frode nella mercede (pagamento) agli operai.
Ci si rende colpevoli dei peccati altrui:
1. Consigliando il peccato;
2. Istigando al peccato;
3. Comandando il peccato;
4. Acconsentendo al peccato;
5. Permettendo il peccato potendolo impedire;
6. Non castigando il peccato avendone il dovere;
7. Lodando il peccato;
8. Difendendo il peccato;
9. Partecipando al peccato;
10. Tacendo il peccato quando si ha l’obbligo di denunciarlo.
Il Peccato:
• Può commettersi con pensieri, parole, opere o omissioni;
• Diventa mortale quando ricorre: gravità di materia, piena avvertenza, pieno consenso.
V – PROFESSARE LA FEDE
Per Confessarsi bene:
- Orazione:
- per ottenere la grazia di conoscere a detestare i peccati commessi.
- Esame di coscienza:
- fatto con diligenza.
- Dolore per i peccati commessi:
- vero
- soprannaturale,
- universale
- sommo.
- Proponimento di non più peccare:
- fermo,
- universale,
- efficace.
- Confessione:
- breve,
- intera,
- umile,
- sincera,
- prudente;
- Penitenza:
- intera,
- devota,
- pronta.
Le Opere della Penitenza:
- L’orazione.
- Il Digiuno.
- L’Elemosina ai poveri.
Per fare bene la S. Comunione:
- Essere in grazia di Dio;
- Essere digiuno da almeno un’ora;
- Sapere che si va a ricevere il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di N. S. Gesú Cristo;
- Accostarsi con fede a con devozione.
I quattro Novissimi (cioè i quattro destini ultimi che attendono l’uomo):
- Morte.
- Giudizio.
- Inferno.
- Paradiso.